Grande successo, al di là di ogni previsione, per il convegno sul resaturo dei motori aeronautici organizzato dal GAVS FVG. ragginate il presidente Fabio Franz che ha visto così premiati gli sforzi organizzativi (iniziati un’anno fa!) e che ha portato sul tavolo dei relatori nomi di grande spicco.
Perchè un convegno così a Udine, al MALIGNANI?
pERCHè La regione Friuli-Venezia Giulia è stata sin dai primi anni del Novecento, un territorio legato al mondo dell’aviazione sia civile che militare.
La giornata si è aperta con i saluti dell’Ing. Cocconcelli, presidente nazionale del GAVS, del prof. Barbieri, dirigente dell’Istituto “A. Malignani” e del Generale Floreani, Capo del 5° Reparto “Comunicazione” dell’Aeronautica Militare. Durante il convegno è intervenuto anche l’Avvocato Mauro Bordin, presidente del Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia, a testimonianza dell’interesse delle istituzioni per iniziative che valorizzano il nostro patrimonio storico aeronautico. Nutrita la presenza dell’Aeronautica Militare, ente patrocinante, rappresentata dal moderatore Generale Edi Turco, dal Comandante del 2° Stormo, dai rappresentanti del Comando Aeroporto di Aviano, del 313° Gruppo “Frecce Tricolori” e dal Direttore del Museo Storico AM di Vigna di Valle.
Dieci relatori di spicco si sono alternati nell’arco della giornata, affrontando temi quali la ricerca documentale, la conservazione e le tecniche di restauro dei motori aeronautici, la progettazione di percorsi museali a tema e le prospettive future individuate per la valorizzazione del patrimonio storico aeronautico italiano. L’interazione tra professionisti, docenti e studenti ha arricchito il dibattito, evidenziando il valore educativo e culturale dell’evento.
Al termine dei lavori, l’entusiasmo e la curiosità dei partecipanti sono stati catalizzati dalla visita all’hangar dell’Istituto, dove è stato possibile assistere alla messa in moto del motore radiale R14C, realizzato da Mauro Pedroni, della Sezione GAVS di Reggio Emilia. Pur non essendo un motore storico, si tratta di un’impressionante opera d’ingegneria: un radiale autocostruito a 14 cilindri disposti su doppia stella, che ha suscitato grande interesse per la sua complessità tecnica e per la passione necessaria a realizzarlo.
Mauro Fasano
Docente