Gennaio 1946
Istituto Tecnico Industriale “Arturo Malignani”
Il 26 settembre 1946 il CDA della scuola chiede di modificare l’intitolazione della scuola sostituendo il nome di Antonio Locatelli con quello di Artuto Malignani, grande inventore e imprenditore udinese (1865-1939). La richiesta viene accolta dal governo e formalizzata il 24 gennaio 1946. Del CDA della scuola fa parte anche Camillo Malignani, figlio di Arturo.
Dall’anno scolastico 1945-46 la scuola offre, oltre alla specializzazione di costruttori aeronautici, quelle di meccanici ed elettricisti e quella per gli edili.
La scuola rappresenta un grande contributo alla ricostruzione post bellica. Nel Dopoguerra il rapporto tra il Malignani e l’industria del territorio è strettissimo. La scuola fornirà i quadri tecnici indispensabili alla crescita economica della Regione.
Nel 1946-47 gli iscritti sono 522 (più 476 della Scuola di Avviamento e 535 dei corsi serali INAPLI, la Scuola d’Arti e Mestieri “Giovanni da Udine”), I docenti sono 64, i tecnici 42, 12 gli impiegati.
Silvia Feruglio è la prima insegnante donna dell’Istituto.
Nel 1949 ci sono 20 classi con 442 allievi, nel 1957 le classi sono 34 con 969 allievi.
In quegli anni il Malignani non era solo una scuola, ma rappresentava il simbolo della riscossa e della crescita della popolazione friulana nell’economia ma anche nella cultura, nella società e nello sport.
Nel 1957, accanto ai quattro corsi, si affianca uno nuovo, per meccanici-elettricisti. Si pensa ora a un corso per l’elettronica e la televisione.
Nel 1958 si aggiunse la specializzazione in Elettronica industriale.
Nel 1959, a causa del sempre più grande afflusso, si crea una sede a Pordenone (autonoma dal 1962).