Il caso domina spesso la nostra vita e ci costringe di frequente a prendere decisioni in condizioni di incertezza: portare o meno l’ombrello quando il tempo è incerto, scegliere la carta da calare nel corso di una partita, valutare una polizza assicurativa, decidere come investire in borsa, ecc. Dal 16 marzo all’8 aprile il nostro Istituto ha ospitato per un paio di settimane l’esposizione “Probabilità in Mostra: Come per Caso” organizzata dai docenti del Dipartimento di Matematica in collaborazione con l’associazione “Scienza Under 18 – Isontina” di Monfalcone.
La versione originale della mostra in lingua francese, Comme par Hasard, è stata curata dal prof. Jean-Baptiste Aubin (INSA Lyon); è stata poi tradotta e adattata dall’Associazione Scienza Under 18 Isontina, per gentile concessione del curatore e della Maison des Mathématiques di Lione. La mostra era integrata anche da diversi materiali dell’ISIS Malignani e da alcuni simulatori stocastici implementati su computer. Il percorso di visita della mostra è stato presentato da una ventina di studenti del triennio (ITI e LSA).
La formazione di questi studenti è stata attuata attraverso uno specifico corso di formazione di 10 ore laboratoriali, tenuto dai proff. Salvatore Damantino, Antonella Mereu e Chiara Milan nell’ambito dei corsi che quest’anno sono stati attivati grazie al DM 65 (PNRR).
Per questi allievi, il progetto si è poi configurato come attività PCTO; altre guide erano rappresentate invece da studenti del biennio e per loro il tutoraggio ha costituito un’importante attività di Orientamento.
La mostra includeva 7 stazioni con numerosi materiali interattivi e poster, che presentavano altrettanto temi significativi sulla probabilità. Partendo da un divertente lancio di un dado lungo una pedana, si passava al calcolo delle probabilità relativo al lancio di uno o più dadi, fino ad arrivare alla curiosa proprietà dei dadi di Sicherman. La combinatoria veniva invece introdotta mescolando un mazzo di carte e componendo poesie attraverso la “macchina” di Raymond Queneau. Dietro a vari giochi c’è spesso il caso, ma questo non significa che l’esito della partita sia del tutto casuale: se si tiene conto della matematica del caso il gioco può essere orientato a nostro favore.
Durante il percorso di visita le guide non hanno dimenticato di sottolineare il rischio delle scommesse nel gioco d’azzardo: un vizio in cui si possono perdere ingenti somme di denaro. La macchina di Galton permetteva di esplorare l’onnipresente curva di Gauss a campana che caratterizza la statistica di molte popolazioni.
Estraendo campioni da una classica urna piena di palline i visitatori potevano poi comprendere le basi della statistica dei sondaggi: statistica e calcolo probabilità rappresentano infatti due discipline fortemente interconnesse. Alcune scatole di bottoni permettevano invece di esplorare le idee alla base del metodo di Monte Carlo, realizzando uno degli esempi più semplici di calcolo basato su processi aleatori. Questi erano solo alcuni dei materiali didattici presenti nella mostra.
Il calendario delle prenotazioni è andato interamente esaurito e circa quaranta classi del nostro Istituto, per lo più del biennio, hanno potuto visitare la mostra. Ragazzi e docenti accompagnatori hanno molto apprezzato le presentazioni delle guide, considerate da tutti particolarmente efficaci per introdurre i primi concetti sulla probabilità grazie anche alla possibilità di maneggiare materiali hands-on. Anche un gruppo di studenti norvegesi, temporaneamente ospitato dal nostro Istituto, ha potuto visitare la mostra didattica.
Abbiamo avuto anche l’onore di accogliere in Istituto lo stesso prof. Aubin, uno dei creatori della mostra.
Ricordiamo infine che la mostra aveva visto un’anticipazione presso l’Università di Udine in occasione della giornata del Pi greco, dove i nostri allievi in qualità di tutor avevano illustrato il percorso a classi delle scuole medie.
Antonella Favaro
Docente