Nell’ambito del programma europeo Erasmus+, i docenti Michelina Giavedoni e Luca Clocchiatti hanno avuto l’opportunità di partecipare a un corso di inglese a Dublino, presso l’Europass Teacher Academy, dall’11 al 18 maggio 2025.
Il corso, rivolto a docenti di livello intermedio e avanzato, ha coinvolto un gruppo variegato di otto partecipanti provenienti da Italia, Francia e Olanda. Le lezioni si sono concentrate sul potenziamento delle competenze linguistiche, attraverso esercitazioni di grammatica, ampliamento del vocabolario e modi di dire, ma soprattutto tramite un ampio spazio dedicato alla conversazione su temi legati alla storia, cultura, società e attualità irlandese.
Sin dal primo giorno si è creato un clima di collaborazione e confronto: i partecipanti hanno condiviso esperienze professionali e riflessioni sulle realtà scolastiche dei rispettivi paesi. Particolarmente interessante, ad esempio, è stato apprendere che nelle scuole olandesi circa il 15% delle lezioni si svolge in inglese, contribuendo a rendere studenti e insegnanti molto abili nel parlare questa lingua in modo appropriato e disinvolto.
Oltre alla formazione in aula, il programma ha previsto anche attività culturali e visite guidate alla scoperta della capitale irlandese, una città ricca di storia e fascino. I docenti hanno avuto l’occasione di esplorare luoghi simbolici come il Trinity College, la statua di Molly Malone, il Museo dell’Emigrazione Irlandese, l’antico sito vichingo di An Dubh Linn (la “Black Pool” da cui deriva il nome Dublino), e naturalmente i celebri pub irlandesi, cuore pulsante della socialità locale. Non sono mancate le degustazioni dell’immancabile Guinness, una vera istituzione nazionale.
Passeggiando per le strade di Dublino, ci si imbatte nei volti e nei nomi che hanno reso famosa l’Irlanda nel mondo: da Oscar Wilde, che proprio qui nacque e studiò, ai suoni evocativi di Enya e alle ballate degli U2, passando per il carisma internazionale dell’atleta di MMA Conor McGregor, simbolo di forza e determinazione irlandese.
Questa mobilità Erasmus+ è stata molto più di un corso d’inglese: un’esperienza di crescita personale e umana che ha favorito lo scambio tra culture e sistemi educativi europei. I docenti sono tornati a casa con nuove competenze e con la ricchezza di un confronto vero, fatto di storie, idee e punti di vista diversi.
E forse è proprio questo il vero valore di un’esperienza come questa: la consapevolezza che ogni persona, ogni storia e ogni cultura hanno un’origine, un punto di partenza da cui comincia il viaggio. Un’idea che accompagna chi rientra, insieme ai ricordi e alle riflessioni, e che trova una sintesi perfetta in una frase letta all’ingresso del Museo dell’Emigrazione Irlandese (EPIC):
“We all come from somewhere.”
